Un Megaminimondo di curiosità!

Articolo di Lorenzo Gonnelli.

 

Rieccomi qua, con un'altro articolo. Stavolta tratterò una tematica del tutto differente da quella precedente. Oggi parliamo di animazione. Scusate se parto sempre con la stessa premessa, ma anche stavolta devo mettermi i guanti bianchi, per l'affetto che ho nei confronti di "A bug's life". Film diretto da John Lasseter, grandissimo genio del film d'animazione, che uscì nel 1998 e che se quelli che mi leggono hanno più o meno la mia età, quasi sicuramente, per non dire SICURAMENTE, hanno visto questo film fino a consumare la video - cassetta.

Senza ripercorrere tutta la vicenda delle formiche contro le cavallette, passerei ad analizzare questo film.

Che John Lasseter sia un genio, questo si sa. Nel suo campo (l'animazione) ha saputo creare dei bellissimi personaggi e delle vicende che rimangono nei ricordi dei più piccini fino alla fine dei loro giorni (me compreso). Già da dieci anni, Lasseter è direttore creativo della Pixar e dei Walt Disney Studios.Lo ricordiamo, per aver lavorato alla creazione di Toy Story nel 1995, anche se aveva lavorato in precedenza per altri film. Debutta con un cortometraggio del 1986 "Luxo Junior". La Pixar adotterà Luxo Jr come emblema della compagnia. Luxo Jr è la "lampadina". Con questo film riceve la nomination all'Oscar, mentre nel 1989, lo vince con "Tin Toy". Nel 1997 è produttore esecutivo del corto "Il Gioco di Geri", il simpatico vecchietto che gioca a scacchi da solo, scommettendo la propria dentiera. Nota di curiosità: ritroviamo Geri in "Toy Story 2" quando aggiusta Woody. "Il Gioco di Geri" fu sceneggiato e diretto da Jan Pinkava e fu vincitore dell'Oscar per il miglior cortometraggio.

Tornando al nostro "A bug's life", dobbiamo soffermarci sui riconoscimenti. Per questo film ci sono state tante nomination come quella di Randy Newman per la colonna sonora. Stessa nomination per Newman nel caso del Golden Globe, sempre nel 1999. Nel 2000, Randy Newman vince il premio Grammy Awards.

In questo film, oltre all'ottima sceneggiatura, all'ottima regia, alla buona riuscita degli effetti speciali, ritroviamo in esso tante citazioni e riflessioni, anche filosofiche se vogliamo. Una riflessione filosofica dal punto di vista hegeliano, per il tema della sottomissione delle formiche,che fa suscitare a Flick la frase: "Le formiche non sono serve delle cavallette, siete voi che avete bisogno di noi". Si cita Jurassic Park e Toy Story, sia durante il film che nelle scene "inedite", durante i titoli di coda. Quando Hopper scende nel formicaio per fare la "ramanzina" alla futura Regina, fa un chiaro riferimento al "Re Leone" uscito nel 1994, con noto successo. In quest'occasione lo cita con la frase: "Una cosa tipo Cerchio della Vita". Altra citazione di cui non posso scordare è quella nei confronti di "Dumbo". Nella carovana di P.T pulce c'è scritto "Casey junior", proprio come il nome del treno dell'elefantino del 1997, anche se Dumbo è un personaggio nato nel 1941, prodotto dalla Walt Disney e distribuito dalla RKO Radio Pictures.

Dopo aver detto queste cose, che altro aggiungere? Erano altri tempi. Tempi d'oro, che a mio parere non tornano. Rari casi cercano di farsi conquistare, anche se con scarsità. Cosa che ho visto in "Cars" o in altri. Un "Toy Story 3" un po' "forzatello" e un futuro "Toy Story 4" per il 2017, che spero sia una bufala. Uno degli ultimi film d'animazione che mi ha colpito in particolare è "Gli Incredibili" 2005, in cui Lasseter è produttore esecutivo. Ultimamente, non mi pare di aver assistito a un nuovo soggetto interessante, da poter muovere anche la curiosità di quelli un po' troppo cresciuti per questo genere, che a mio avviso non ha età.