Luciano Emmer, un amante oltre il cinema - il caso di "Bianco, rosso e celeste" 1963.
Articolo di Lorenzo Gonnelli.
Buona serata a tutti quanti, stasera non mi focalizzerò su di un film, ma su di un personaggio. Il personaggio che vado ad analizzare si chiama Luciano Emmer. Emmer, grande regista, è scomparso recentemente, di preciso nel 2009. Emmer è noto per essere stato anche un bravo documentarista. Negli anni 40 lavora con Enrico Gras, e nel 1950 esordisce col film "Domenica d'agosto".
Nel 52, realizza "Le ragazze di piazza di Spagna", nel 53 "Terza Liceo" e "La ragazza in vetrina" nel 1960. Successivamente, Emmer lavorò anche per la pubblicità e la televisione. Nel 1969, è regista per uno sceneggiato televisivo "Geminus" con Walter Chiari. Per la televisione ha lavorato anche fino a pochi anni prima della sua scomparsa. Nel 2007 realizza "Il cardo rosso", un film ambientato nell'Ottocento. Lavorò anche come docente all'Accademia ACT MULTIMEDIA a Cinecittà.
Non scordiamoci che, Emmer ha lavorato molto per il famosissimo CAROSELLO, firmando la sigla, che è rimasta un "carillon" della storia della televisione. Emmer ha potuto collaborare in questo periodo con personaggi dello spettacolo come Totò, Mina, Chiari, Fo, Fabrizi, Panelli, Edoardo Vianello, Noschese, Pippo Baudo.
Tra i suoi documentari prenderò in esame uno che mi affascina moltissimo. Parliamo di "Bianco rosso e celeste", un documentario per la tv del 1963. Questo documentario riguarda il Palio di Siena, e fu girato però nel 1962. In questo documentario Emmer arriva a Siena per filmare i giorni del Palio (carriera del 16 agosto del 1962). Il Palio fu vinto da Antonio Trinetti detto "Canapetta" sulla cavalla Beatrice, con i colori del Drago. Un documentario in bianco e nero che è di una bellezza e spontaneità eccezionale. In questo documentario, Emmer, mette lo spettatore a contatto con il carattere dei senesi, la spontaneità e la sacralità di questa Festa. Questo lavoro è concentrato sulle interviste fatte a contradaioli di diverse Contrade, ai turisti capitati per caso, ai fantini, al Mossiere (in quell'occasione fu Carlo Andrea Fagnani), al Mangino della Contrada della Chiocciola, al Capitano della Pantera Ettore Bastianini. Il documentario si svolge nei giorni del Palio, quindi non soltanto durante la carriera, ma anche nel "dietro le quinte" di questa Festa secolare. Il commento è dello stesso Emmer, che come un ingenuo "intruso" entra nel cuore di questa Festa, analizzando i momenti più salienti, come il "rimprovero" del Mossiere ai fantini, perchè non avevano avuto una buona condotta, durante le fasi della Mossa di una delle Prove predenti al Palio. Un'altra scena curiosa è quella in cui Emmer, anche qui con un' ingenua intromissione, va a intervistare i fantini feriti, ricoverati in ospedale subito dopo il Palio.
Un bellissimo documentario, che Luciano Emmer ha regalato alla storia di Siena e dei senesi; un mosaico di interviste in presa diretta, che riesce a "commentare", ma soprattutto raccontare una Festa importante per la vita di Siena e dei suoi abitanti. Emmer, inoltre, ha inserito la cornice di Piazza del Campo durante il Palio, in uno dei quadri della sigla di CAROSELLO.